Meningite, tre casi nel giro di 24 ore in Toscana.
Si tratta di meningococco di tipo C, in un caso, e di tipo B negli altri.
L’ospedale Meyer di Firenze ha confermato l’ultimo in ordine di tempo in una ragazza di 20 anni residente a Prato (precedentemente vaccinata), ricoverata il 31 dicembre in terapia intensiva all’ospedale Santo Stefano.
I casi di meningite tipo B si sono verificati in un uomo di 83 anni di Venturina, attualmente in prognosi riservata a Livorno, e uno di 55 anni di Impruneta.
Negli ultimi due anni sono stati 60 i casi di meningite C verificati nella regione, che hanno portato a 13 decessi.
L’incidenza maggiore del virus è nella fascia d’età 20-29 anni, poi 0-19.
Il consiglio delle istituzioni è quello di vaccinarsi: non esiste un vero e proprio allarme meningite perchè i numeri (e i decessi) rimangono nella media anche rispetto al passato. L’aumento dei casi è tra l’1 e il 2 per cento.
L’Istituto superiore di sanità si è così espresso: “Non vaccinarsi in Toscana – ha dichiarato il direttore Walter Ricciardi – è da irresponsabili”.
L’unico strumento utile per prevenire la malattia, infatti, è il vaccino, capace in ogni caso di attenuare i sintomi in caso di contagio.
Le persone morte per meningite C in Toscana nel corso del 2016 sono sette, compreso un bambino di Lucca (che non era vaccinato).